giovedì 1 aprile 2010

Italia-Brasile 3 a 2

All’Auditorium S. Antonio di Morbegno, venerdì 09 aprile, alle ore 21.00, sarà di scena lo spettacolo teatrale “Italia – Brasile 3 a 2”, scritto, diretto e interpretato da Davide Enia.


Italia Brasile 3 a 2 è una telecronaca "epi-comica" e personalissima della partita giocata dalla nostra nazionale ai mondiali dell'82. Una maniacale e delirante evocazione di personaggi e fatti, esemplata sul genere teatrale del "cuntu". "U cuntu" in siciliano è il racconto di un fatto notevole, di un'impresa eroica che vale la pena di tramandare oralmente alle generazioni future. Associato, nella tradizione spettacolare dell'isola, alla chanson francese, celebrava in dialetto l'epopea cattolica dei paladini carolingi alle prese con i terribili mori. Paolo Rossi, Zoff, Conti, Pelè, Falcao, non hanno niente da invidiare ad Orlando o Rinaldo; le loro "gesta" fanno parte ormai della memoria storica collettiva e meritano un loro olimpo minore, mitico e moderno.
Nel racconto dei 90 minuti si accumulano tic e stereotipi del rituale bizzarro che puntualmente si organizza attorno all'evento mediatico: figurine dei giocatori usate come santini e circondate di ceri propiziatori; segni e posture scaramantiche; oggetti domestici che diventano amuleti d'eccezione, etc...
Enia trova anche il tempo per digressioni "serie" come la triste storia del calciatore brasiliano detto "garrincha", morto povero e dimenticato da tutti, o del portiere Tusevich ucciso sul campo da gioco dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
Enia torna con la memoria a quel giorno dell’82 quando, all’età di 8 anni, guardava questa partita sullo schermo della loro prima tv a colori insieme con tutta la sua famiglia nel tinello. Ci fa sapere come si comportavano gli spettatori a casa sua, come si vestiva suo padre (nelle stesse cose, non mai lavate, per tutte le partite della squadra nazionale) o cosa faceva madre (accarezzava quasi tutto il tempo la testa di piccolo Enio). In questa rappresentazione si può trovare una grande passione degli Italiani per calcio.
Enia mischia i fatti del campo con questi della propria casa. Quando parla dei giocatori e delle azioni diventa quasi un commentatore sportivo: Chi ha fatto gol? Come lo ha fatto? In quale minuto? Lo fa nel modo molto divertente usando i vari tipi della voce, cambiando la sua mimica, il movimento del suo corpo, scambiando anche l’italiano con il siciliano.
Ma a parte dei momenti piacevoli riesce a portare agli spettatori le digressioni serie e tristi. Enia ci fa vedere che nella storia di calcio si trovano i punti chiari e scuri ma sempre c’è la grande passione e l’amore della gente per questa disciplina sportiva. Un vero affetto, dai piccoli ai grandi.
Sul palco con Enia due musicisti: il percussionista Fabio Finocchio ed il chitarrista Giulio Barroccieri, il cui ruolo è accompagnare l’attore e rendere il suo monologo più ricco, sottolineando le sue parole.

Riprodotto per gentile concessione del Consorzio Turistico Porte di Valtellina

Informazioni
Consorzio Turistico Porte di Valtellina

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