sabato 30 aprile 2011

Una visita all'Orrido di Bellano

L'Orrido di Bellano, monumento naturale, è una spettacolare gola creata dal torrente Pioverna nel corso dei millenni, ricca di marmitte, spelonche, forre e cascate che precipitano con grande frastuono.
Sigismondo Boldoni, scrittore bellanese, nel Seicento lo descrisse come "un orrore di un'orrenda orridezza".
Le acque del Pioverna erano sfruttate già nel XV secolo per la lavorazione del ferro. Questa enorme massa d'acqua fu sfruttata dal 1859 dai Badoni di Lecco che impiantarono un laminatoio proprio ai piedi dell'Orrido. Successivamente Eugenio Cantoni, affittando gli opifici esistenti, iniziò lo sua attività di filatura che giunse ad impiegare un migliaio di operai.
L'Orrido è visitabile attraverso una stretta passerella che si inoltra nella gola per qualche decina di metri.
Per la gioia dei bambini torna l'inizitiva che ebbe grande successo già nel 2009. Dal 1 aprile al 31 ottobre 2011 saranno ospiti dell'Orrido una serie di dinosauri a grandezza naturale.



Si può raggiungere Bellano in treno; l'Orrido si trova a 5 minuti a piedi dalla stazione FS. Se si effettua la visita in auto consiglio di parcheggiare presso l'ampio parcheggio della stazione il cui accesso si trova sulla strada che porta in alla SS36 e in Valsassina.
Orari di visita.
- dal 1° aprile al 30 settembre: tutti i giorni 10.00-13.00/14.30-19.00
- dal 1° ottobre al 31 marzo: sabato, domenica e festivi 10.00-12.30/14.30-17.00

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lunedì 18 aprile 2011

Concerto di Pasqua

Mercoledì 20 aprile 2011, alle ore 20.45, presso l'auditorium di Colico, la Scuola di Musica R. Goitre presenterà il Concerto di Pasqua.

Il programma.
- Gruppi di Musica da Camera degli allievi delle classi superiori: musiche di Bach, Handel, Clementi, Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin
- Coro delle Voci Bianche e Orchestra R. Goitre: Laudate Pueri (Mendelssohn); Iu mi curcu (Senfett)
- con la partecipazione straordinaria del Coro Musica Viva di Colico: dai Vesperi della Beata Vergine di Rachmaninoff Nyhe Otnymae - Bogoroditze Devo (Ave Maria); Cantique de Jean Racine (Fauré)

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